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Metti a posto la tua stanza!

E i bambini: "Sì, tra un attimo..." oppure: "Ancora? ma ho messo a posto ieri!", o anche: "Cosa metto a posto a fare se poi dopo cinque minuti mi serve ancora tutto?". Ed ecco la migliore: "Non sono stato io a tirare fuori i giochi!"


La battaglia per una cameretta ordinata è ardua, costante, sfiancante... Però, con qualche accorgimento, possiamo renderla un po' più semplice, per i nostri bambini e per noi, rischiando quasi di divertirci, qualche volta.


Ecco qualche spunto per gestire l'organizzazione della cameretta, e per aiutare i nostri figli a diventare, si spera, persone più ordinate.


Il primo punto, cara mamma, è per te: i bambini imparano per imitazione. Non soltanto l'ordine, tutto. Se vogliamo quindi che imparino ad essere organizzati, dobbiamo dargli il famoso "buon esempio". Non ci sono limiti di età per questo: anche bimbi piccolissimi sono in grado di percepire ed apprendere i sistemi di organizzazione che li riguardano: "Qui c'è il lettino e faccio la nanna, là c'è il fasciatoio dove cambio il pannolino, qui il passeggino, so che sto per uscire"... e così via. Prima ancora di parlare, i bambini imparano le routine della loro giornata, e collegano luoghi e oggetti al loro utilizzo comune. Crescendo diventano sempre più consapevoli dell'ambiente che li circonda, delle abitudini delle persone che vivono con loro. Noi genitori abbiamo l'occasione di abituare fin da subito i nostri bambini ad un ambiente ordinato, ai gesti del rimettere ogni cosa al proprio posto. Non scoraggiarti però se finora non sei riuscita tu per prima ad essere ordinata! Non è mai troppo tardi per cominciare. Ad alcune persone essere ordinate e organizzate viene naturale, tutti gli altri possono tranquillamente impararlo.


Il secondo punto importante, per far sì che il nostro bambino impari a riordinare le sue cose, è far diventare il riordino una parte della sua routine giornaliera. Per esempio, ogni giorno, prima del pranzo e prima della cena, si rimettono al proprio posto tutti i giocattoli utilizzati.

Piano piano, con la ripetizione, si crea un'abitudine. Il tuo bambino forse non farà i salti di gioia all'idea di riordinare, ma neanche protesterà o farà i capricci: saprà che, dopo aver giocato e prima di pranzare, si riordinano i giochi.


Ovviamente, in base all'età del bambino, la nostra aspettativa sul riordino sarà molto diversa, sia sulla qualità, cioè l'effettiva capacità di classificare i giocattoli in categorie, sia sulla quantità. Per i bambini più piccoli, sarai tu a svolgere la maggior parte del lavoro. E' importante, però, che tuo figlio sia presente, veda quello che stai facendo e che contribuisca, magari anche solo mettendo un pupazzo nella cesta. E' molto utile accompagnare l'azione con le parole, per spiegare al piccolo quello cha fai: "Ecco, mettiamo a posto tutti i giochi, così poi possiamo andare a mangiare la pappa. Anche tu aiuti la mamma, bravissimo!" Un'altra idea carina è avere una "colonna sonora" del riordino: scegliere una canzone per bambini da mettere quando è il momento di riordinare. Sicuramente aiuta il bambino a riconoscere e definire il momento.


Ma quando i bambini sono un po' più grandicelli, dai 5-6 anni, come possiamo aiutarli a diventare autonomi (o quasi) nel riordino?


A volte, dire ad un bambino una frase come quella nel titolo: "Vai a riordinare la tua stanza!" è davvero troppo. E' un compito troppo difficile e generico, che dobbiamo suddividere in compiti più brevi e precisi. Dobbiamo fornire al bambino gli strumenti per poter completare con successo il riordino della camera.

Ti offro qualche consiglio pratico, che ho sperimentato con i miei tre figli.

  1. Non avere troppi giocattoli.

A volte le camerette dei nostri bambini sono così zeppe di giocattoli che anche noi adulti non sappiamo più dove mettere la mani. Avere troppi giocattoli a disposizione non aiuta il bambino a concentrarsi sul gioco e usare la propria creatività. Una cameretta piena e caotica potrebbe risultare iper-stimolante, rendendo il bambino irrequieto.

Una soluzione è quindi quella di eliminare i giocattoli in eccesso, regalando quelli in buono stato che tuo figlio non usa più, o che non gli interessano.


Un'altra modalità per gestire tanti giocattoli è quella di realizzare una rotazione settimanale: lasci alcuni giocattoli e libri disponibili per questa settimana, alla portata del tuo bambino; la prossima li metti via (in cima ad un armadio, in ripostiglio, ecc.) e lasci a disposizione del tuo bambino alcuni giochi che settimana scorsa erano archiviati. E così via, creando anche un effetto "gioco nuovo", che può anche essere molto divertente e intrattenere tuo figlio più a lungo.

Sono esclusi dalla rotazione i super-preferiti: il pelouche con cui tuo figlio dorme, il libro che legge tutti i giorni, i pennarelli...


2. Riordinare deve essere facile


Quando imposti l'organizzazione dei giocattoli in cameretta devi trovare il giusto equilibrio tra macro e micro organizzazione: non va bene il mega-cestone nel quale si buttano tutti i giocattoli indistintamente, ma non va bene neanche un'organizzazione capillare, con le scarpe della Barbie divise per colore e occasione d'uso!

Nel primo caso, diventa impossibile per il bambino trovare il giocattolo che gli serve, nel secondo, riordinare diventa un incubo!

Un buon metodo è armarsi di scatole o cesti, capienti ma non enormi, ciascuno da destinare ad una categoria: macchinine, puzzle, lego, bambole, ecc.

Io ho sempre utilizzato i contenitori Ikea, con all'interno scatole o cesti che ho etichettato.


Dai un'occhiata alla mia bacheca Pinterest "Cameretta"


Tuo figlio potrebbe anche avere idee molto personali sull'organizzazione dei suoi giocattoli: invece di dividerli nelle solite categorie (lego, bambole, supereroi, ecc. ) potrebbe volerli dividere in "buoni" e "cattivi", oppure in "giochi che mi ha regalato Babbo Natale" o "giochi rosa"... Segui le sue idee, nei limiti del possibile: l'organizzazione è personale, non c'è un modo giusto e uno sbagliato di classificare gli oggetti. Se funziona, va benissimo!


3. Puoi prenderci gusto


Riordinare può essere divertente! Prova a trasformarlo in gioco.

La "colonna sonora" del riordino può essere una grande idea. La musica del riordino può cambiare seguendo i gusti del tuo bambino che cresce. Riordinare diventerà quasi un ballo! Possiamo anche lanciare la sfida a chi riordina prima: "Tu le macchinine, io il Lego: pronti...Via!", oppure puntare un timer e lottare contro il tempo, e constatare che bastano cinque minuti per fare un gran lavoro. Insomma, riordinare può essere divertente...o quasi!






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